giovedì 23 aprile 2009

Frankenstein contro l’uomo lupo di Roy William Neill


Title: Frankenstein contro l’uomo lupo
Director: Roy William Neill
Years: 1943
Genre: Fantastico


La Frase dal Film: "Ma questo è il segreto della vita! Non è questo che cercavo, non mi interessa la vita! Non sono una creatura artificiale io, sono un essere umano, ho del sangue umano nelle vene e ho diritto che la mia vita sia mortale!"

Frankenstein contro l'Uomo Lupo fu il quinto film della Universal a proseguire la saga dei Frankenstein e il secondo film (quindi il sequel diretto) de L'Uomo Lupo (1941). Ai primi tre film nella serie riguardante il Barone folle (ovvero Frankenstein, 1931; La Moglie di Frankenstein, 1935; Il Figlio di Frankenstein, 1939) era stato riconosciuto un notevole fattore creativo, mentre la quarta istallazione, Il Terrore di Frankenstein (1942), aveva rivelato tutti i limiti della storia ed il fatto che ormai l'originalità forse si era persa. Uno dei grossi problemi, era che le produzioni cinematografiche contemporanee alla Seconda Guerra Mondiale venivano private di molti fondi e di personale; dovendo comunque produrre qualcosa, si preferiva generare dei cloni o dei sequels low-budget che sfruttassero i precedenti successi. Una delle idee fu quella di fondere delle serie differenti fra loro. Frankenstein contro l'Uomo Lupo fu la prima di tali produzioni e questa nuova "doppia dimensione" portò una cifra d'originalità alle produzioni Universal, anche se sostanzialmente la struttura del film rimaneva sempre la medesima: il mostro tornava a vivere, qualcuno tornava a fare le veci del Barone Frankenstein, la gente si ribellava e spaccava tutto. Curt Siodmak, notissimo e valido sceneggiatore, qui fallisce però nel fondere in maniera originale i mondi dei due mostri e questa pellicola finisce per essere molto più un film "da licantropo" che "da Frankentein". A ben vedere il Mostro con le valvole al collo non ha un'importanza sostanziale nel plot e oltretutto è davvero forzato il fatto che Talbot, per risolvere un problema paranormale, debba ricorrere alle conoscenze di uno scienziato. Tutto succede per questioni poco logiche e piuttosto melodrammatiche: il cambiamento repentino d'idea del dottor Mannering, non ha motivo di essere; passa immotivatamente dal voler eliminare il mostro, a volerlo potenziare. Il cast non è pessimo ed è interessante far notare i vari ruoli in cui si sono trovati i medesimi attori: Lugosi, che aveva rifiutato di recitare nel film del 1931, recita nei panni di Ygor sia ne Il Figlio di Frankenstein che ne Il Terrore di Frankenstein. Lionel Atwill, memorabile ispettore dal braccio di legno ne Il Figlio di Frankenstein fece l'assistente del mad doctor ne Il Terrore di Frankenstein mentre in questo film ha il ruolo di sindaco. Lon Chaney Jr. fu L'Uomo Lupo nel film del 1941 e la Creatura ne Il Terrore di Frankenstein, mentre qui torna come licantropo. Grande confusione ma soprattutto pessima Creatura interpretata da Lugosi, probabilmente il peggiore Mostro di Frankenstein di sempre. Anche la regia di Roy William Neill, noto per aver diretto la maggior parte dei film di Sherlock Holmes per la Universal, non ha lo smalto di quella quella di Whale o di Rowland Lee. Frankenstein contro l'uomo lupo non è esattamente un horror "di paura" ma se non altro interrompe alcune stantie regole del genere il che consente di esplorare nuove percorsi narrativi, cosa che, a dire il vero, non è avvenuto nel modo in cui si sarebbe sperato. Le atmosfere del vecchio horror melodrammatico in bianco e nero, però, ci sono tutte. Film per appassionati, in tutti i casi sconsigliato l'acquisto.

I film della Universal sul Barone e la sua Creatura sono: Frankenstein (1931); La moglie di Frankenstein (1935); Il figlio di Frankenstein (1939); Il terrore di Frankenstein (1942); Frankenstein contro l'Uomo Lupo (1943); Al di là del mistero (1944), La casa degli orrori (1945), e il comico Il cervello di Frankenstein (1948).

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...

La prima stampa del film includeva Lugosi che, nei panni del mostro, diceva alcune parole. Al test sceening, però, il pubblico trovò che l'accento di Lugosi (ungherese) fosse ridicolo uscendo dalla bocca del mostro, così le battute dell'attore furono cancellate. E' divertente il fatto che Lugosi aveva rifiutato la parte del mostro nel Frankenstein del 1931 proprio per il fatto che la creatura non proferisse parola (oltrettutto non amava che il suo volto fosse coperto da un trucco pesante). Comunque, cancellando i dialoghi, vennero eliminati i riefrimenti alla cecità del mostro, un effetto secondario dell'impianto del cervello di Ygor nel Mostro che si vede alla fine de Il terrore di Frankenstein (1942). A causa di ciò non viene neppure spiegata l'andatura rigida con le braccia a penzoloni della Creatura, camminata che diventerà uno "marchio di fabbrica" del icona cinematografica. Esistono molte foto che testimoniano l'esistenza delle scene tagliate: ad esempio ci sono degli scatti che mostrano la Creatura e Talbot i quali, vicino ad un fuoco nella grotta ghiacciata, parlano; è in quel momento che Talbot ed il pubblico sarebbero veuti a sapere che la Creatura è ancora cieca. Nella metà degli anni '80 fu compiuta una ricerca nei magazzini della Universal per cercare di trovare stampe o negativi della versione originale ma non è mai stato trovato nulla.

Inizialmente, Lon Chaney doveva fare sia la parte del licantropo che quella del mostro di Frankenstein, però per questioni di tempo realizzativo si decise altrimenti. Eppure, in un'intervista rilasciata successivamente, Chaney sostenne che in alcune scene aveva fatto entrambi i mostri.

La prima volta che si vede il mostro sullo schermo non si tratta di Bela Lugosi, ma dello stuntman Eddie Parker che sostituì Lugosi anche nelle scene di lotta con l'Uomo Lupo.

Il film fu girato durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo sceneggiatore e soggettista Curt Siodmak era un ebreo tedesco scappato dalla Germania in seguito alla proclamazione delle leggi raziali. Siodmak cambiò deliberatamente il luogo dell'azione dalla Germania ad un posto di fantasia chiamato "Vasaria", nome che potrebbe essere vagamente tradotto come "posto dell'acqua", il che si rifà alla presenza della diga.





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